A Firenze, ma possiamo dire in tutta la Toscana e anche fuori dai confini regionali, è una vera e propria istituzione conosciuta da tutti: si tratta del Meyer, o meglio l’Ospedale Pediatrico Meyer.
Era il 1884, quando il il commendatore e marchese russo Giovanni Meyer fondò “ospedale pediatrico Anna Meyer” in ricordo della moglie deceduta in giovane età e che aveva espresso nelle sue ultime volontà la creazione di una struttura per bambini poveri convalescenti.
Trasferito nel 2007 dalla originaria sede di Via Luca Giordano, all’attuale sulle colline di Careggi’, l’odierna “Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze” , oltre ad essere una struttura di riferimento regionale, è una tra le più dinamiche realtà pediatriche italiane e internazionali.
L’ospedale fiorentino dispone di 226 posti letto multi-specialistici, di cui oltre 50 di day hospital, ed è dotato tra l’altro di rianimazione con posti letto per cure intensive e sub-intensive, tra cui: terapia intensiva neonatale, trauma center, centro ustioni, week hospital, oncoematologia, neurochirurgia, cardiochirurgia, diabetologia, malattie metaboliche.
Nel 2000 è nata la “Fondazione dell’ospedale pediatrico Anna Meyer O.N.L.U.S.” come supporto all’attività di comunicazione, marketing e raccolta fondi per il Meyer, sostenendolo con azioni ad alto “valore aggiunto” che lo qualificano maggiormente sotto il profilo tecnico-scientifico e dell’accoglienza.
Il Presidente di Sezione e il Consiglio di Sezione hanno deciso di regalare in occasione delle prossime festività natalizie il 10% tra “Panettoni e Pandori degli Alpini” acquisiti dalla Sezione ai bambini ricoverati e ai loro familiari, con la speranza di “addolcire”, nel limite del possibile, almeno per un attimo la loro degenza.
Nel pomeriggio del 2 Dicembre, una delegazione della Sezione, guidata dal Presidente Francesco Rossi con alcuni Consiglieri della Sezione e alcuni volontari dell’Unità di Protezione Civile, si è pertanto recato presso la struttura ospedaliera per una simbolica “consegna” alla Dott.ssa Renata Ravasio della Direzione Generale del plesso ospedaliero.
La consegna è stata eseguita all’esterno in quanto le attuali normative legate all’emergenza sanitaria impediscono l’accesso libero ai reparti ospedalieri, incluso le aree ricreative, oltre al fatto che gli stessi panettoni e pandori devono seguire un rigoroso iter di “sterilizzazione” prima di entrare all’interno dell’ospedale.