Carissimi Delegati, Socie e Soci tutti, questa mia prima relazione morale cade nel peggiore periodo socio-economico-sanitario che la ns. Italia, ma possiamo dire che il mondo intero stiano vivendo.

Veniamo da un anno extra-ordinario; potevamo pensare di vivere in un’epoca di grandi cambiamenti e ci siamo ritrovati in un cambiamento epocale, incredibilmente imprevedibile.

Abbiamo reso omaggio, all’inizio dei lavori di questa Assemblea, alla ns. Bandiera; simbolo supremo dell’Unità nazionale che abbiamo riscoperto essere il principio assoluto, il valore essenziale per sentirsi coesi e per sapere sviluppare soluzioni a problematiche che singolarmente non avremo saputo risolvere.

L’anno appena trascorso ha visto in Italia oltre 120.000 persone prendere l’ultimo treno ed “andare avanti”; tra queste tanti ns. Soci e loro Famigliari che non hanno potuto ricevere gli ultimi conforti e le ultime carezze che aiutano ad affrontare questo passaggio mai desiderato ma per tutti inevitabile. Anche la ns. Sezione non ne è stata immune e nello stesso CDS sono stati ben 2 i Consiglieri che sono deceduti: Vivoli Luciano e Orlandi Luigi; a questi Alpini devo doverosamente annoverare anche Parigi Giovanni e Devoti Pietro, figure storiche della ns. Sezione che non necessitano certamente di identificazioni. La ns. Unità di PC ha dovuto privarsi dell’eccezionale Segretario Gentilini Enzo al quale è stata intestata la segreteria della stessa PC.  Per loro ed a memoria di tutti coloro di cui non ne abbiamo saputo la dipartita chiedo un doveroso minuto di raccoglimento. Grazie.

Colgo l’occasione per precisare a tutti Voi che il Consiglio Direttivo di Sezione ed io stesso saremmo molto onorati di conoscere le nefaste notizie per poter dimostrare la ns. vicinanza ai ns. Fratelli e Sorelle ed alle loro Famiglie. L’Associazione Nazionale Alpini in generale e di conseguenza la ns. Sezione in particolare è una grande Famiglia, la grande Famiglia Alpina e come tutte le Famiglie con i propri conflitti e difetti ma anche con i propri affetti; una grande Famiglia, unica ed indivisibile. Chi entra a fare parte integrante dell’ANA come Alpino, Aggregato ed Amico, diventa un corpo unico con le proprie diversità e con le proprie peculiarità, ma un corpo unico.

Primo requisito essenziale, non scritto, appena si fa richiesta d’iscrizione all’ANA è vivere l’Alpinità, conoscere le tradizioni ed i valori a noi trasmessi nei trascorsi 100 anni. Non possiamo vivere e far parte integrante di una Famiglia se non se ne conoscono le tradizioni, la storia ed i valori fondanti. Valori come Bandiera, Patria , Fede, Famiglia ed Amicizia  che non devono servire solamente per riempire la bocca di belle parole, ma devono essere tenuti vivi nei ns. cuori e nei ns. comportamenti. Sotto il Cappello alpino ci deve essere una testa da Alpino ed il cuore deve battere di positiva Alpinità. Ricordiamoci tutti che la penna sul Cappello scaturisce ancora oggi, dopo 100 anni, affetto, rispetto e considerazione per chi la indossa e per quello che rappresenta. Non ce lo dimentichiamo mai.

La ns. struttura piramidale è basata sui Capigruppo che sono la linfa vitale di tutte le ns. iniziative ed attività; colui il quale esercita la funzione di Capogruppo è la figura di essenziale vitalità per tutto il Gruppo; fare zaino a terra e riprendere fiato non è umiliante, ma è umile determinazione a far sì che il Gruppo abbia nuovi stimoli. Tutte queste belle parole si devono scontrare con la realtà fatta di anagrafe inarrestabile e di mancanza di ricambi nelle fila, ma rimane il concetto che la forza di un Gruppo viene dagli stimoli sviluppati dal proprio Capogruppo.

In questa relazione morale non parlerò di attività svolte nel 2020, perché potrei elencare solamente tutto ciò che abbiamo dovuto sospendere ed annullare o rimandare; sono state azzerate quasi tutte le attività istituzionali, sociali e conviviali e tutti noi siamo precipitati in un limbo dal quale stiamo lentamente uscendo, infatti, tutto il meccanismo sta rimettendosi in graduale e progressivo movimento ed anche questa riunione, la prima completa riunione in presenza da febbraio 2020 ne è la riprova.

Tutti Voi siete a conoscenza che l’Adunata Nazionale di Rimini si svolgerà, finalmente, nel 2022 così come trasleremo ancora di un anno il Raduno del 4^ RGPT ad Assisi sotto la ns. organizzazione.  Anche Udine verrà rinviata al 2023 e le città candidate per l’Adunata Nazionale del 2024 saranno sempre le stesse: Viareggio (l’Adunata della Toscana), Biella, Modena e Vicenza.

Verrebbe da pensare, dopo questo limbo, che l’ANA potrebbe essere sparita dalla circolazione; in realtà in questa Pandemia ha dimostrato di quanto la ns. maltrattata Italia ha estrema necessità del Volontariato in generale e degli Alpini in particolare (domandiamoci come sono cambiate le condizioni pandemiche dopo l’insediamento del ns. Generale Francesco Paolo Figliuolo).

La ns. Sezione di Firenze non è stata da meno, tutto il ns. Volontariato Alpino ha effettuato circa 26.000 ore di aiuto alla popolazione e di supporto alle proprie Comunità in ogni tipologia di attività richieste all’occorrenza. Sono state consegnate mascherine, pasti caldi a chi era in quarantena, gestito i distanziamenti davanti a Comuni, Chiese, strutture pubbliche e cento altri servizi ordinari e straordinari. Ricordo anche che sempre la ns. Sezione unendo le forze di Gruppi e privati cittadini che hanno riconfermato la loro fiducia negli Alpini, ha potuto donare € 28.000,00 in prevalenza agli Ospedali umbri, toscani e ad altre strutture pubbliche che si sono adoperate intensamente per l’assistenza ed il sostegno anti Pandemia Covid 19.

La Protezione Civile ANA ha fatto parlare di se, sfortunatamente dato il momento, molto intensamente; tutti ci ricordiamo l’Ospedale di Bergamo tirato su in soli 10 giorni, quello di Noale in provincia di Venezia ristrutturato interamente, le tantissime tende pre-Triage alzate davanti a Pronti Soccorso ed Ospedali piccoli e grandi la cui gestione e la loro manutenzione e controllo sono state curate dai Volontari di Protezione Civile. Come se non bastasse aeroporti, stazioni metropolitane e ferroviarie hanno visto la presenza di Alpini per i servizi di controllo e distanziamento anti Covid, sempre di Protezione Civile.

In tutta questa iperattività dedicata al contenimento Pandemia, nel settembre del 2020 anche la ns. Sezione ha preso parte all’esercitazione interforze ed interagenzia Vardirex 2020 (varie esercitazioni per la gestione di disastri) ormai giunta alla terza edizione che ha avuto come obiettivo in terra abruzzese di testare la risposta sinergica sul campo da parte di Forze Armate, Dipartimento di Protezione Civile e Volontari di PC dell’Associazione Nazionale Alpini ( Sanità e Volontari del 4 RGPT ).

I ns. Volontari di Protezione Civile, aumentati notevolmente come iscritti all’ANA nel 2020, sono arrivati ad oltre 120 ed hanno effettuato circa 17.000 ore, del totale sopra riportato di 26.000, di attività comandate ufficialmente dalle Unità di Protezione Civile comunali, provinciali e nazionale. I ns. Volontari sono divisi in 8 squadre: Firenze, Pistoia, Valdarno, Mugello, Cutigliano, Umbria, Valle Umbra-Terni e Val Bisenzio, attivamente ed animosamente gestite da validi Capisquadra che a parità dei Capigruppo devono tenere alta l’asticella degli stimoli verso i Volontari, abbracciando pariteticamente la vita del Gruppo di appartenenza e lavorando in sintonia con i Capigruppo stessi perché non possono esistere Squadre di Protezione Civile se non esistono i Gruppi; questa è la forza della ns. Associazione.

Il grazie più sincero va a tutte queste donne ed a tutti questi uomini  che danno senza chiedere e si rendono costantemente disponibili. Un’attenzione particolare va indirizzata a far sì   che le Istituzioni pubbliche non approfittino della ns. grande disponibilità ed altruismo nel compiere ogni sorta di attività. La ns. Protezione Civile ed il ns. Volontariato Alpino non possono e non devono sostituirsi agli obblighi che Comuni, Provincie e Forze dell’Ordine hanno verso le popolazioni.

Da quando sono Presidente ho preso sempre più attenta conoscenza a largo raggio di quanto gli Alpini ed i ns. Soci tutti si prodighino in soccorso di chi ha bisogno , tutto questo però bisogna impegnarsi ad eseguirlo senza distinzioni applicative; non tutti gli iscritti hanno situazioni e condizioni per effettuare servizi di Protezione Civile, ma tutti devono rappresentare ciò che l’ANA trasmette nel suo DNA.

Nel pieno dell’anno Pandemico ho dovuto, assieme al CDS, provvedere alla sostituzione del Coordinatore dell’Unità di Protezione Civile della ns. Sezione a seguito delle dimissioni volontarie presentate dopo appena 5 mesi dal mio insediamento da Peruzzi Riccardo che, nonostante il diverso intendimento sull’essere Protezione Civile, ringrazio caldamente per aver fatto decollare la ns. Protezione Civile che prima non esisteva e che grazie all’appoggio del mio predecessore, il “Past President” Marco Ardia, si è sviluppata e strutturata, in verità tutta la Sezione nei 6 anni della Sua gestione si è profondamente rinnovata, adeguandosi alle tecnologie moderne che ci hanno permesso anche in questo periodo di avere un minimo di rapporti e di relazioni. Grazie Marco.  La scelta per il ruolo di Coordinatore  è caduta su Michele Maremmi, neofita come il sottoscritto per quanto relativo a tutto il sistema e l’intera gestione PC. Eseguire i servizi è importante e di assoluta disponibilità ma organizzare il tutto è estremamente complesso e impegnativo. Oggi posso dire a tutti Voi che è stata fatta una grande scelta; armonia, serietà, educazione, rispetto dei ruoli e memoria dei ns. valori e delle ns. tradizioni sono le caratteristiche di Michele che ha saputo sviluppare un gruppo di lavoro in Segreteria efficiente e coeso. Il tutto sotto l’occhio vigile e collaborativo di due Vice Coordinatori: Fiorini Adriano e Grilli Gianluca che, pur essendo giovane, ha fatto Protezione Civile quando questa non esisteva ancora nella ns. Sezione. Grazie Michele, grazie Adriano e grazie Gianluca.

Come Vi ho annunciato precedentemente, questa relazione risulterà per molti di Voi, diversa e strutturalmente nuova. La Pandemia mi ha permesso di fare riflessioni che in altri momenti avrebbero avuto meno significato; quando si sta perdendo o si è perso qualcosa o qualcuno, se ne capisce profondamente il valore, ma ormai è già tardi, quindi tutti noi pensiamoci quando abbiamo ancora la possibilità di dare e di fare.

Alla fine del 2020 la Sezione e diversi Gruppi hanno dato vita alla distribuzione dei panettoni e pandori di “Aiuta gli Alpini ad aiutare” e quest’attività nata un po’ in sordina ha comportato un piccolo aiuto per la ns. Sezione ed un grande aiuto per l’ANA che ha ricevuto un assegno di € 102.000,00 da destinare ad iniziative benefiche. Tutto serve per dare un aiuto a chi è meno fortunato di noi. Questa iniziativa, in grande anticipo verrà ripetuta nel 2021 con un’edizione speciale per i ns. 100 anni di Fondazione.

Il nostro centenario, importante ed emozionante ricorrenza; il 20 luglio 1921 fu fondata la ns. Sezione che prese il nome di Sezione Toscana nella Sede del Club Alpino Italiano in Via Tornabuoni a Firenze. Stiamo organizzando questo anniversario per sabato 24 luglio p.v. e ne sarete adeguatamente informati per poter partecipare in forma ridottissima alle celebrazioni in Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento prima e nella Basilica di San Lorenzo poi.

Certamente non sarà una festa secondo i carismi dei ns. Raduni ma comunque saranno momenti carichi di significato  e di  tradizione perché cento anni di storia pesano su tutti noi.

Tante sono le Sezioni che hanno dovuto annullare qualsivoglia attività legata ai loro 100 anni e quindi bisogna essere più che contenti di ricominciare a svolgere quelle attività che sono la linfa dei ns. Gruppi e delle ns. Sezioni. Il 2020, anno ormai   concluso da alcuni mesi, ha visto una flessione   dei ns. iscritti ed il dato si ripercuote a livello nazionale facendo tremare le statistiche anche e soprattutto per l’anno  2021.

Permettetemi di ringraziare collegialmente il Consiglio direttivo che mi ha seguito e sostenuto in questo particolare periodo; nessuno avrebbe lontanamente ipotizzato 18 mesi di mandato così particolarmente complicato; telefonate, “whatsapp”, sms, chat e videoconferenze sono state le nostre armi per affrontare un minimo di impegni; non dimenticando che siamo riusciti a realizzare ugualmente n.2 uscite della rivista di Sezione “La Nostra Penna” che rimane sempre l’unico ed esclusivo collegamento con tutti i ns. associati. Grazie a tutti Voi.

Dobbiamo credere nella ns. Associazione ed in quello che essa riesce a produrre verso l’intera comunità. Come molti mi avranno sentito dire più volte, L’Italia ha bisogno degli Alpini come gli Alpini hanno bisogno dell’Italia.

Vi ringrazio per l’attenzione e la pazienza che avete avuto nell’ascoltarmi e concludo con la certezza che dopo la  tempesta ritorna sempre il sereno  e così anche noi riprenderemo a condividere la ns. socialità, le ns. tradizioni   e la ns. voglia di stare insieme.

Un abbraccio fraterno a tutti Voi ed alle Vs. Famiglie; viva la Sezione di Firenze dell’Associazione Nazionale Alpini .

Firenze, domenica 30 maggio 2021     Il Presidente Francesco Rossi

 

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